Girovagando per alcuni forum, spunta spesso fuori questa domanda. E apriti cielo! Solitamente si apre un acceso dibattito tra chi procrea e chi no.
Questa è una domanda che mi sono posta spesso anche io. E' giusto fare figli in un mondo che dà poche speranze per il futuro? E' giusto porre mio figlio negli stessi affanni che sto attraversando io e che prima di me hanno attraversato i miei genitori e i miei nonni?
E la risposta la trovo proprio nel confronto con i miei nonni. Hanno fatto figli durante la Guerra, quando non si pensava che il mondo sarebbe sopravvissuto. E' vero che non c'erano molti metodi contraccettivi ai tempi, ma la risposta che mi diede mia nonna fu diversa. Mi disse che lei sperava che i suoi figli potessero migliorare le condizioni di vita, che non voleva rinunciare alla speranza che un giorno il mondo potesse migliorare.
E in effetti non ha avuto torto: mia nonna era una povera contadina, che viveva in un casolare con pochissimi mezzi. Mio padre è riuscito quanto meno ad avere una casa e una vita un pochino più serena. Tralasciando gli eventi esterni, che non possiamo cambiare, credo che se osservassimo come è evoluta la nostra famiglia nel tempo potremmo cogliere i lati positivi.
Sì fare figli è un atto egoistico perchè appaga una nostra esigenza (non è il figlio che ha l'esigenza di nascere). Però tra gli atti egoistici è anche quello più generoso perchè è carico di speranza e di amore per un altro essere umano.
Credo che chi si rifugia dietro la scusa che non bisogna fare figli perchè il mondo fa schifo dentro di sè sappia qual è il motivo profondo e reale per cui rinuncia a fare figli.
Sono pienamente d'accordo con te!
RispondiEliminaGrazie!
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